La sostenibilità di Castello di Ama

La certificazione di sostenibilità

I nostri otto punti sulla sostenibilità

1. Dal punto di vista agronomico, Castello di Ama si impegna a ricercare la migliore relazione uomo-natura, sempre consapevole che non esiste un processo produttivo che prescinda dall'intervento umano.

2. Dal 2000, come prima azienda della nostra regione, abbiamo sperimentato e poi adottato nei nostri vigneti la pratica della confusione sessuale, che annulla la necessità di impiego di insetticidi.

3. Castello di Ama, dalla fondazione ai giorni attuali, ha sempre investito gran parte dei suoi capitali nel rifacimento continuativo dei vigneti, così da adattarli al progresso scientifico e tecnologico ed evitare interventi chimici esterni.

4. La scelta di investire su terreni adiacenti alla cantina e l'ottimizzazione dei procedimenti agronomici consenteno una gestione molto rapida della vigna e della produzione, permettendo così di far giungere in cantina uva sempre sana e matura che non necessita di nessun intervento aggiuntivo (additivi, eccessivo uso di anidride solforosa, stabilizzazioni o chiarifiche straordinarie, etc.). 

5. Dall'annata 2018 abbiamo preso la decisione di produrre i nostri vini con residuo zero di molecole chimiche di sintesi, cioè ulteriormente al di sotto dei limiti di legge consentiti. Questo si realizza attuando interventi ed analisi ancora più scupolosi nella gestione e nella difesa delle vigne, precludendo interventi straordinari a ridosso della vendemmia.

6. Credendo nella sostenibilità sociale, Castello di Ama mette al primo posto il capitale umano. L'azienda conta attualmente di più di 60 collaboratori, tra i quali rientrano gli operai che seguono la campagna continuativamente negli anni. Castello di Ama, infatti, non si avvale di ditte esterne. 

7. Ogni anno, l'azienda, per mezzo dei suoi tecnici, valuta e programma gli investimenti in macchinari che possano ammodernare il lavoro, valorizzando l'intervento umano e superando l'alienazione.

8. Adattandosi ai nuovi standard e alla nuova sensibilità, Castello di Ama è attiva sulla ricerca di una migliore gestione delle risorse energetiche. Dall'anno 2024, inoltre, l'azienda si doterà di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica.

La certificazione Equalitas

L’identità di Castello di Ama è stata caratterizzata sin dagli inizi da un totale e determinato slancio verso il miglioramento, inteso come la maggiore fedeltà possibile alle premesse del territorio, della viticoltura e del fondamentale ma sempre secondario apporto dell’Uomo, e dalla completa indifferenza alle mode, fossero queste di mercato o di tendenza.

Così, a partire dalla fiducia nelle selezioni di vigneto, attestata dalla prima etichetta “Vigneto Bellavista” messa in commercio con l’annata 1978, e passando attraverso l’infaticabile indagine di innovazioni tecnologiche che potessero servire al nostro fine, l’Azienda è arrivata in breve tempo nel novero delle realtà più affermate nel mondo dell’enologia di qualità.

Finalmente, nel 2022, dopo moltissimi “piccoli passi” mai realmente comunicati ma fondamentali per la nostra perenne ricerca scientifica verso la sostenibilità, abbiamo deciso di rendere ufficiale e certificato il nostro impegno attraverso l’adozione del disciplinare Equalitas di sostenibilità della filiera vitivinicola (SOPD).

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